È davvero giusto continuare a prenderci gioco del popolo francese?

Tutto il popolo francese ancora una volta sta dando dimostrazioneall’umanità intera di avere gli attributi necessari per far valere i propridiritti e combattere le ingiustizie perpetrate dalla politica ingiusta,scorretta e menefreghista. E noi italiani?

Capita spesso di sentire tanti italiani che quando parlano dei francesi li deridono raccontando la loro scarsa propensione all’utilizzo del bidet o dicono che le loro donne sono di facili costumi…

E continuano con risatine ironiche ricordando la sconfitta ai mondiali del 2006 quando la nostra nazionale vinse ai rigori 5 a 3, magari canticchiando il celebre coro da stadio “Poo Po Po Po Po Poooo Poo…”!

Sfottò a parte i cittadini e le cittadine francesi in questi giorni stanno nuovamente dando al mondo intero una grande lezione di coraggioso orgoglio nel far valere i propri diritti.

L’esasperazione per il potere di acquisto perduto della moneta ha portato i “gilet gialli” a mostrare ancora una volta all’umanità intera come si combattono i soprusi e le ingiustizie.

Molti manifestanti chiedono le dimissioni del presidente, Emmanuel Macron, accusato del rialzo dei prezzi del carburante, la tassa ecologica che è proprio all’origine del movimento dei “gilet gialli”.

È di fatto un popolo di persone che non si arrende ai diktat dei politici e dei poteri forti!

Anche questa volta i francesi ci stanno dando una sonora lezione e ci stanno indicando la strada maestra da percorrere per ottenere a nostra volta i nostri diritti.

Invece noi italiani, che pensiamo di essere il popolo migliore del mondo, continuiamo a subire supinamente le angherie di una classe politica che finora il bene lo ha fatto solo per se stessa e per pochi intimi…

E quindi la domanda da porci è: dobbiamo davvero continuare a parlar male della popolazione francese o dovremmo prendere esempio da loro?

In ogni caso questo è solo un mio pensiero e non intende essere un’istigazione alla violenza o alla sovversione. 

N.B. Ai sensi della legge sul diritto d’autore (L. 22 aprile 1942 n. 633) si fa espresso divieto di riproduzione dei contenuti del presente articolo da parte di terzi senza citarne la fonte espressamente. Per le riproduzioni on-line inserire il link di questo post.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento